In epoca di regime, così scrive una rivista sovietica di sociologia: “Una volta, nelle vie tortuose del centro di Mosca, ogni segmento rettilineo finiva con una chiesa. Dovunque girasse la strada essa portava sempre ad un tempio. Negli anni trenta, il partito ha provveduto a distruggere la maggior parte delle chiese, e adesso solo di rado una cupola illumina le sinuosità ormai insensate delle vie”. Questa annotazione è particolarmente significativa quando la si accosti alle parole con cui chiude il film “Pentimento” del regista russo Abuladze. E’ una anziana pellegrina che parla: “A che serve una strada se non porta ad una chiesa?” Noi siamo contenti di lasciare alla storia questa nostra chiesa. Possa essere guida ed aiuto a quanti la frequenteranno a divenire le “pietre vive” della storia dell’uomo nuovo, nato e redento dal Risorto Gesù.
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